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Mistero n° 6
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Proprietario: Luigi Specchia (1964). Ereditato, a catena, dal padre Vito, dal nonno Pasquale e dal bisnonno Vito Specchia.
Manufatto: Uno dei Misteri più antichi, risalente ai primi del Novecento, opera probabilmente del Maestro Errico (attribuzione stilistica); è stato restaurato nel 2000.
Motivo della realizzazione: Devozione.
Gruppo: Nel gruppo statuario è raffigurato Giuda Iscariota a destra, che, stringendo nella mano sinistra i trenta denari, bacia Gesù, dando il segnale convenuto con i Sommi Sacerdoti per arrestarlo. Al centro Gesù rassegnato, fa come un cenno con la mano, indicando il Cielo, ricordando che il tradimento e la Sua successiva dipartita è in perfetta armonia con la volontà del Padre.
Portatori: Quattro, due davanti e due dietro, in abito scuro, camicia bianca e cravatta nera.
Ragazze al pizzo: Assenti.
Riferimenti Evangelici: Vangelo di Matteo 26, 47-50; Vangelo di Marco 14, 43-52; Vangelo di Luca 22, 47-48, Vangelo di Giovanni 18, 2-9.
Vangelo di Marco 14, 43-52
E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta". Allora gli si accostò dicendo: "Rabbì" e lo baciò. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l`orecchio. Allora Gesù disse loro: "Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!". Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
Approfondimenti: I sommi sacerdoti organizzarono un blitz vero e proprio. Giuda doveva baciare Gesù per permettere ai soldati di riconoscerlo subito e arrestarlo rapidamente, considerata la scarsa visibilità della notte. Normalmente gli arresti avvenivano di giorno, alla luce del sole, proprio per mettere in risalto il fatto che niente doveva essere segreto. Con Gesù questo non avvenne. Vennero curati i minimi dettagli per impedire a chiunque di capire ciò che stava per capitare. Si temeva infatti che i discepoli unitamente con gli altri seguaci potessero sollevarsi contro il Tempio. Di giorno era improponibile l'arresto. Improponibile era inoltre cercare Gesù per tutta la Nazione. Ed è per questo che il Sinedrio gioca la carta "Giuda" nell'operazione "Gesù".
Giuda era un patriota. Sperava che il Messia liberasse Israele dal giogo di Roma, ma Gesù non dava segni di rivolta e fu proprio per questo che Giuda decise di forzare la mano. Andò segretamente dai Sommi Sacerdoti. Sperava che organizzando un incontro coi capi del Sinedrio e costringendo Gesù ad ascoltare le loro idee si potesse realizzare la tanto agognata rivolta. Ma i Sommi Sacerdoti sfruttarono la vicinanza di Giuda a Gesù per poter arrestare il Nazareno. Cristo si era dichiarato Figlio di Dio, uguale a Dio. Per gli ebrei Dio era uno solo, chiunque dichiarava la propria divinità equivaleva a bestemmiare, sconvolgeva le tradizioni e le leggi ebraiche, meritava la morte.
Proprietario: Luigi Specchia (1964). Ereditato, a catena, dal padre Vito, dal nonno Pasquale e dal bisnonno Vito Specchia.
Manufatto: Uno dei Misteri più antichi, risalente ai primi del Novecento, opera probabilmente del Maestro Errico (attribuzione stilistica); è stato restaurato nel 2000.
Motivo della realizzazione: Devozione.
Gruppo: Nel gruppo statuario è raffigurato Giuda Iscariota a destra, che, stringendo nella mano sinistra i trenta denari, bacia Gesù, dando il segnale convenuto con i Sommi Sacerdoti per arrestarlo. Al centro Gesù rassegnato, fa come un cenno con la mano, indicando il Cielo, ricordando che il tradimento e la Sua successiva dipartita è in perfetta armonia con la volontà del Padre.
Portatori: Quattro, due davanti e due dietro, in abito scuro, camicia bianca e cravatta nera.
Ragazze al pizzo: Assenti.
Riferimenti Evangelici: Vangelo di Matteo 26, 47-50; Vangelo di Marco 14, 43-52; Vangelo di Luca 22, 47-48, Vangelo di Giovanni 18, 2-9.
Vangelo di Marco 14, 43-52
E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta". Allora gli si accostò dicendo: "Rabbì" e lo baciò. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l`orecchio. Allora Gesù disse loro: "Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!". Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
Approfondimenti: I sommi sacerdoti organizzarono un blitz vero e proprio. Giuda doveva baciare Gesù per permettere ai soldati di riconoscerlo subito e arrestarlo rapidamente, considerata la scarsa visibilità della notte. Normalmente gli arresti avvenivano di giorno, alla luce del sole, proprio per mettere in risalto il fatto che niente doveva essere segreto. Con Gesù questo non avvenne. Vennero curati i minimi dettagli per impedire a chiunque di capire ciò che stava per capitare. Si temeva infatti che i discepoli unitamente con gli altri seguaci potessero sollevarsi contro il Tempio. Di giorno era improponibile l'arresto. Improponibile era inoltre cercare Gesù per tutta la Nazione. Ed è per questo che il Sinedrio gioca la carta "Giuda" nell'operazione "Gesù".
Giuda era un patriota. Sperava che il Messia liberasse Israele dal giogo di Roma, ma Gesù non dava segni di rivolta e fu proprio per questo che Giuda decise di forzare la mano. Andò segretamente dai Sommi Sacerdoti. Sperava che organizzando un incontro coi capi del Sinedrio e costringendo Gesù ad ascoltare le loro idee si potesse realizzare la tanto agognata rivolta. Ma i Sommi Sacerdoti sfruttarono la vicinanza di Giuda a Gesù per poter arrestare il Nazareno. Cristo si era dichiarato Figlio di Dio, uguale a Dio. Per gli ebrei Dio era uno solo, chiunque dichiarava la propria divinità equivaleva a bestemmiare, sconvolgeva le tradizioni e le leggi ebraiche, meritava la morte.
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- Testo e foto a cura di Riccardo Davide Grimaldi.