Sfilato l'ultimo Mistero in cartapesta, l'Esaltazione della Croce, la processione entra nella sua parte che, seppur finale, costituisce per molti versi il cuore di essa. All'attenzione dei presenti è mostrato un ordinatissimo susseguirsi di simboli, nei quali la materia del legno diventa prima Crocifisso, poi Croce ed, infine, Madre del Dolore.
Il Crocifisso è un'opera lignea di una rinomata bottega d'arte di Ortisei (Bolzano), commissionata dalla famiglia De Florio nel 1977, in suffragio e per volontà di Francesco De Florio (1910-1976). Donato da questi alla Chiesa Matrice di San Rocco, nelle mani dell'allora parroco don Domenico Labellarte, il Crocifisso è portato in processione da un sacerdote o da un laico, frequentemente il Sindaco, indossato grazie ad una imbracatura che reca sul davanti la tasca per l'inserimento della base della croce.
Il Crocifisso è un'opera lignea di una rinomata bottega d'arte di Ortisei (Bolzano), commissionata dalla famiglia De Florio nel 1977, in suffragio e per volontà di Francesco De Florio (1910-1976). Donato da questi alla Chiesa Matrice di San Rocco, nelle mani dell'allora parroco don Domenico Labellarte, il Crocifisso è portato in processione da un sacerdote o da un laico, frequentemente il Sindaco, indossato grazie ad una imbracatura che reca sul davanti la tasca per l'inserimento della base della croce.
La stessa famiglia provvede a far precedere il Crocifisso da artistiche composizioni floreali, portate da ragazzi.
Esso, inoltre, essendo smontabile in più pezzi e provvisto di custodia, ha seguito, per quasi un ventennio, don Domenico Labellarte, fondatore dell'Opera "Al servizio della Divina Misericordia", nei suoi frequenti viaggi pastorali per il mondo: donde il nome di "Crocifisso delle Missioni".
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- Testo e foto a cura di Riccardo Davide Grimaldi.